Dolce, beffardo, vagamente malinconico: quello che dà il nome a uno dei valzer più celebri di Secondo Casadei è il tramonto per eccellenza, che rapisce l’occhio e ruba il respiro di quanti si trovino ad ammirarlo anche solo per pochi minuti. In Romagna, dove il sole si leva dalla culla liquida dell’Adriatico, quello del tramonto è un momento carico di magia, un momento in cui gli ultimi raggi dorati fanno splendere di meraviglia colli e borghi, vigneti e campi. Oggi vogliamo parlarvi di tre luoghi speciali, dove godersi il crepuscolo condividendo suoni, silenzi e, perché no, un calice di vino.
Pialassa della Baiona: lo specchio della sera
1.100 ettari di canali, bacini d’acqua e barene, un paradiso lagunare che custodisce un tesoro faunistico di enorme valore: la Pialassa della Baiona è un’area naturale, parte del Parco Regionale del Delta del Po, che dista circa 10 chilometri da Ravenna.
Al termine della giornata, quando il sole inizia a bruciare le nubi e a infiammare il cielo, la Pialassa si trasforma in uno specchio naturale che riflette la bellezza incandescente del tramonto. Spostatevi a piedi, in bici oppure in barca per cercare il punto perfetto da cui godere di questo spettacolo, lasciandovi rapire dal volo improvviso di qualche uccello o dal silenzio placido che regna sull’acqua.
Un ultimo consiglio per rendere straordinaria la serata? Rientrate a Ravenna per godere dell’ospitalità sincera ed elegante della Cà de Vén, in Via Corrado Ricci 24. Qua, fra volte affrescate e sale dalla bellezza senza tempo, potrete brindare al tramonto appena visto con un ottimo calice di Romagna Sangiovese DOC. Salute!
la Pialassa si trasforma in uno specchio naturale che riflette la bellezza incandescente del tramonto
Bertinoro: il Balcone della Romagna
Città del vino, del vivere lento, del mangiar bene e dell’ospitalità. Stiamo parlando di Bertinoro, una gemma medievale incastonata sulla cima del monte Cesubeo, pochi chilometri a monte della Via Emilia.
Se, per dirla con le parole di Enrico IV di Francia, “Parigi val bene una messa”, allora Bertinoro merita un’intera giornata, da dedicare tanto alla visita dei principali luoghi di interesse quanto alla degustazione di Romagna Albana DOCG o di Romagna Pagadebit DOC all’enoteca Cà de Bè, letteralmente la Casa del Vino.
Dalla terrazza di questo storico locale in Piazza della Libertà non vi sarà difficile scoprire perché Bertinoro si sia guadagnata nel corso del tempo il soprannome di Balcone della Romagna. Con un calice di ottimo vino romagnolo, scelto fra le oltre 400 etichette presenti in carta, lasciate sedimentare i ricordi della giornata di fronte a un panorama crepuscolare tanto vasto e ricco di luce da far scordare del tempo che passa. Ne varrà la pena.
Petrella Guidi: una panchina sull’infinito
Partendo dalla Rimini cantata da De André e risalendo il corso del fiume Marecchia vi imbatterete nella splendida Santarcangelo di Romagna, sentinella posta all’ingresso della Valmarecchia. Rispetto alle spiagge assolate e al piatto orizzonte Adriatico, qui il panorama cambia drasticamente: ombrelloni e sdraio fanno spazio a una natura varia e lussureggiante, punteggiata di rocche e suggestive fortezze.
È vero che ogni tramonto vissuto in questa parte del Montefeltro è qualcosa di memorabile, ma noi ve ne vogliamo consigliare uno d’autore. Risalendo la valle arriverete a Petrella Guidi, un meraviglioso borgo in cui il tempo sembra essersi cristallizzato nella pietra delle case. Ai piedi della torre che svetta sull’abitato c’è la panchina da cui Fellini e la moglie Giulietta amavano ammirare il tramonto che bagna ogni sera la Valmarecchia. Fidatevi, non c’è luogo migliore per vedere scorrere i titoli di coda sul giorno appena trascorso.